Liquidità e inflazione
Vogliamo parlarne?
Qualche giorno fa Fineco ha introdotto la possibilità unilaterale di chiusura del conto corrente a fronte di:
❇️ Giacenza media del conto superiore a 100 mila euro
❇️ Assenza di servizi di finanziamento
❇️ Assenza di servizi di investimento
Altre realtà, come N26, hanno scelto l’applicazione di una commissione dello 0,50% all’anno per depositi superiori a 50 mila euro.
Il fatto è che tutti gli istituti bancari hanno l’obiettivo di far togliere la liquidità dai conti correnti, con le buone o con le cattive.
Sicuramente non è dovuto ad una situazione di difficoltà dell’istituto, anzi al contrario, ma le banche italiane non si possono più permettere di avere una voce negativa nel loro bilancio, dovuta alla paura dei risparmiatori ad investire.
Come si suol dire da noi: siamo con il capo alla buca!
La liquidità sul conto corrente è, di fatto, un investimento negativo a tutto tondo.
Negativo per il risparmiatore, negativo per la banca depositaria, negativo per l’economia del paese.
In più si sta risvegliando dal grande letargo l’inflazione, quel mostro che i MILLENIALS e la generazione Z ancora non conoscono.
L’inflazione è una tassa per gli ingenui, dice il Professor Carnevale Maffè. Ma chi sono gli ingenui?
Sono quelli che pensano “tanto non succede niente”.
Purtroppo, siamo di fronte alla più grande espansione fiscale dal dopo guerra: 1800 miliardi di aiuti in Europa e 1900 miliardi in America, sicuramente assisteremo ad un’economia in crescita e quindi ad un aumento dell’inflazione, e questo ci porterà ad una erosione della ricchezza nazionale.
Siamo seduti su 1745 miliardi di euro che si stanno deteriorando, siamo come quel contadino che tiene il granaio pieno e non semina, lasciando tutto ai topi e all’umidità.
Appassionati del materasso, così ci definisce il Professor Maffè, bradipi.
Eh già! Proprio così!
Siamo come quei due amici, uno italiano e uno americano, che il giorno della laurea, nel gennaio del 2001, ricevono in regalo 100 euro. Il primo lo tiene sul conto, per sicurezza, il secondo – mentalità americana – se ne spende 50 per viaggi e divertimenti, mentre gli altri li investe nell’indice azionario mondiale.
E sapete come arrivano al 2021?
L’italiano ha sempre i suoi 100 euro ma con un valore di acquisto di 66 euro, mentre l’americano si ritrova con 350 euro sul deposito, nonostante la caduta delle torri gemelle, la crisi Leman Brothers e il crollo dovuto alla pandemia.
Ne vogliamo parlare?
Ergo, la linea vincente è sempre l’investimento!
Meditate gente, meditate.