Efficiente o Efficace?
Perché è importante capire la differenza tra questi due termini?
Pur essendo molto simili, presentano una sostanziale diversità, soprattutto se rapportati al campo della finanza e in particolare all’esame dei portafogli clienti.
E questa diversità ha a che fare con l’OBIETTIVO e il TEMPO.
Partiamo dal significato di queste due parole.
Hanno la stessa radice, dal latino “efficĕre”, che significa compiere, produrre un effetto, essere in grado di funzionare.
La differenza è sottile nella lingua italiana.
Essere efficiente equivale a produrre un effetto. Essere efficace, a produrre un effetto voluto e più incisivo.
Perché ho messo a confronto queste due parole? Perché ricorrono spesso quando si parla di esaminare i portafogli titoli dei clienti e il mio intento è spiegare meglio il loro diverso obiettivo.
La diversità, infatti, sta proprio “nell’OBIETTIVO” e se questo non viene chiarito bene si incorre in un quadro un po’ ambiguo.
L’efficienza ha a che fare con i risultati legati al rischio e al rendimento, ma analizza gli strumenti all’interno del portafoglio ex ante, cioè nel periodo antecedente. Si va a valutare quanto ha reso il portafoglio fino a quel giorno, non in avanti, non nel futuro.
L’efficacia invece, ha sì a che fare con i risultati, ma rapportati all’obiettivo e al tempo che abbiamo concordato con te cliente.
Cambia completamente il punto di vista, perché io consulente costruisco il portafoglio in base alle tue esigenze, alla tua età e ai tuoi valori.
L’efficacia sterilizza dall’andamento di mercato attraverso il tempo. Il tempo diventa un veicolo per arrivare all’obiettivo e questo ti mette nella condizione di non aver più paura delle oscillazioni, di comprare quando tutti vendono e di vendere quando tutti comprano.
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