La casa sulla roccia
Per l’ennesima volta mi chiama un cliente per dirmi:
Giusi ho intenzione di acquistare delle azioni sul mercato italiano, cosa ne pensi? Consigliami qualcosa…
Nella mia testa passa un pensiero, vuoi vedere che si è diffusa la voce che sono un guru della finanza?
Ma purtroppo non è così!
Quanto pensi di guadagnare da questa azione?
Ma non saprei… in ogni caso spero molto! Credo che il mercato azionario italiano debba inevitabilmente salire, quindi spero proprio in un raddoppio!
E in quanto tempo?
Certamente nel breve tempo, diciamo entro un anno! Si sì, sono sicuro.
Quindi è come scommettere! Sai che potresti perdere anziché guadagnare?
Eh no! Mi devi dare il nome di titoli buoni che tendono a salire!
È ufficiale, sono una strega, penso.
E allora caro Gianni – così si chiama il mio protagonista – voglio spiegarti due cosine.
Non è così che si investe. Noto dalle tue parole che non hai nessuna tolleranza alle perdite e quindi se il mercato cominciasse a scendere e i titoli su cui hai investito andassero in perdita, tu sei la classica persona che venderebbe incassando una perdita! Chi è terrorizzato, non rientra del proprio denaro.
Ma certo, e che dovrei fare, rimanere e perdere tutto? Non sia mai! Lo sai che quando perdo anche solo un centesimo vado in paranoia e non resisto.
Gianni, questo tuo modo di pensare è un BIAS COGNITIVO. Cosa vuol dire?
L’etimologia del termine Bias è incerta: in italiano arriva dall’inglese, col significato di “inclinazione”, ma a sua volta discende dall’antico francese “biais” e ancora prima dal provenzale, col significato di “obliquo” o “inclinato” (Wikipedia).
Questo per dirti che sei inclinato verso ciò che succede, che subisci gli eventi.
In realtà, l’ho ribadito in diversi articoli e in diverse occasioni, non bisogna ascoltare il rumore del mercato, ma bisogna ascoltare e seguire un progetto personale.
Vedi Gianni, c’è una parabola del Vangelo (con il massimo rispetto per tutte le religioni), che mi ha sempre affascinato perché è applicabile alla vita in ogni suo aspetto.
Mi riferisco alla parabola della “casa costruita sulla roccia”, descritta nel Vangelo di Matteo e di Luca, dove si racconta di un uomo saggio che ha costruito la propria casa sulla roccia.
“Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia”.
Di contro, l’uomo stolto che ha costruito la casa sulla sabbia e quindi senza fondamenta, quando poi arrivò la pioggia, strariparono i fiumi e soffiarono i venti, ha visto la propria casa cadere abbattuta con immensa rovina.
Per te Gianni è la stessa cosa.
Se pensi di avere un rendimento alto e subito, è come costruire una casa sulla sabbia, ma se hai un progetto, un obiettivo e non ti importa di quello a cui può andare incontro sul mercato finanziario, costruiremo insieme una casa sulla roccia, forte e solida, che ci porterà dritti al nostro obiettivo.
Giusi ti ringrazio perché non avevo mai pensato ad una interpretazione degli investimenti così semplice e serena. Grazie davvero.
Mi rendo conto che non è facile, ma se teniamo sempre presente il lavoro di un architetto quando approcciamo agli investimenti, avremo la lucidità mentale per operare nel migliore dei modi e non scoraggiarci di fronte agli eventi esterni che ci possono intimorire.
E la presenza di un professionista qualificato del settore, che sappia stare al tuo fianco e consigliarti al meglio per raggiungere gli obiettivi prefissati, può fare la differenza.
Credimi.
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