La gestione dell’incertezza
La figura del tecchiaiolo nel marmo
Nel mondo del marmo, il processo di estrazione di una bancata deve essere fatto seguendo determinate regole.
La prima e più importante, è tenere pulito e in sicurezza il luogo dove avviene l’estrazione.
Ma chi si occupa di questo lavoro?
Sono i TECCHIAIOLI, i “ragni bianchi”, come li chiama il giornalista Luca Galassi.
Il nome è un derivato di “tecchia”, ossia la parete che sta sopra la zona di escavazione, il fronte della cava.
Questa parte del monte è molto importante e deve essere mantenuta pulita affinché non si verifichino distacchi di parti rocciose o di ammassi di detriti.
Il lavoro del tecchiaiolo è un lavoro molto duro e faticoso, fatto in condizioni precarie, sia d’estate che d’inverno.
Appeso ad una fune, controlla palmo a palmo la parete per individuare con prontezza eventuali criticità. Il suo compito è quello di mettere in sicurezza il fronte roccioso e il piazzale sottostante.
La gestione dell’incertezza è nelle sue mani e nei suoi occhi, poiché i distacchi avvengono sia per fenomeni naturali che per condizioni metereologiche.
Il tecchiaiolo sa cogliere i difetti, le fratturazioni, le inclusioni, presenti sulla parete e nella massa rocciosa, deve PREVENIRE i crolli nella zona sottostante che possono essere di due tipi: “in venire”, ovvero verso la zona di lavoro, oppure “contro” il monte, verso l’interno del monte.
Crolli che, non dimentichiamolo, potrebbero recare grossi danni alle persone o addirittura fare vittime.
Sono sempre tante le analogie che trovo tra questo mondo e quello della finanza.
La tecchia la possiamo paragonare al mercato finanziario.
Quando strutturiamo un portafoglio non sappiamo come si muoverà il mercato, i pericoli sono dietro ogni angolo e i famosi crolli di mercato ci possono venire addosso come quelli delle tecchie.
Sono quindi importanti le AZIONI che mettiamo “a monte”.
Un crollo quando è “in venire” lo subiamo, ci schiaccia, distrugge denaro e ricchezza mandandoci nel panico; quando invece è “contro” non ci arreca danno, il portafoglio rimane indenne perché è stato costruito su un valore e su un obiettivo, è stata fatta una pianificazione finanziaria adottando un METODO.
Il tecchiaiolo è una figura professionale che allontana il pericolo dall’area di lavoro inserendo chiodi e placche. La stessa cosa la fa il consulente con i rischi, opera un ribilanciamento del portafoglio togliendo o inserendo strumenti nuovi o diversi e adottando le misure giuste di sicurezza.
La gestione dell’incertezza è la cosa più importante in una relazione di fiducia.
Così come non posso lavorare tranquillo se so che sopra di me la parete non è stata pulita, tale deve essere la relazione tra consulente e cliente.
È necessario lavorare nella trasparenza più assoluta e nel pulito, con lo scopo di fare in modo che se il mercato crolla, sia un crollo “contro” e non “in venire”.
In conclusione, se adottiamo un metodo riusciremo sempre a gestire l’incertezza.
Prevenire è meglio che curare.