Giuseppina Spataro

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Nonno Mariano, un esempio del perché è svantaggioso lasciare i soldi sul conto corrente

Ogni anno vanno in fumo circa 20 miliardi di euro sfilati dalle tasche dei risparmiatori

Oggi voglio raccontare un aneddoto relativo alla mia famiglia, accaduto nei primi anni del secolo scorso.

Il mio bisnonno, detto Mastro Mariano, era una persona molto umile. Faceva il pastore, aveva una moglie e 5 figli da sfamare, ma aveva anche un grande difetto, era molto avaro e non gli importava nulla se la famiglia versava in miseria. Accumulava tutto quello che guadagnava e lo metteva in un nascondiglio, poi quando la somma arrivava ad un certo importo, la cambiava in monete d’oro.

Queste monete a sua volta le nascondeva dentro a un bastone dal quale non si separava mai, né giorno né notte… Dopo anni aveva messo da parte una fortuna.

Un giorno accadde che durante una caduta, un cavallo gli assestò un calcio e, a causa dell’incidente, in poco tempo morì. Nel trambusto della situazione nessuno pensò certo al bastone e, quando tutto fu finito, la moglie e i figli andarono a cercarlo e lo trovarono…ma vuoto. Lasciò tutti nella miseria e nella disperazione più totale.

Perché ho raccontato questo? Perché questo episodio familiare mi è tornato alla mente in collegamento a un articolo del Sole 24 Ore che ho letto, dove si parlava di dati di Bankitalia e della quantità di liquidità presente sui conti correnti bancari.

Questo ancoraggio psicologico che noi italiani abbiamo nei confronti della liquidità, ci fa assomigliare un po’ al mio bisnonno Mariano (non certo per avarizia).

La domanda è: ma sono proprio sicuri questi risparmi liquidi sui conti? Perché non vengono considerate altre opzioni?

Se il mio bisnonno avesse investito la cifra che aveva messo da parte, avrebbe comprato una bella casa con diversi ettari di terra. Oggi con quella cifra potremmo comprare, forse, un piccolo appartamento in periferia. Capite la differenza?

Di fatto sui conti italiani vi è una liquidità che sfiora i 1500 miliardi di euro. Sapete, in termini reali, quanti di questi vanno in fumo? Circa 20 miliardi!

Una cifra paragonabile ad una legge finanziaria, cifra che quasi impercettibilmente viene sfilata ogni anno dalle tasche dei risparmiatori.

Questo è il costo della nostra incertezza e sfiducia nei confronti del mondo finanziario.

Non è forse venuto il momento di parlarne, di informarsi, di costringere il nostro interlocutore, sia banca che consulente finanziario, ad essere trasparente e chiaro?

Siamo informati sulla politica, sullo sport, sul gossip, ma poco sappiamo su come muoverci nel mondo finanziario.

Non abbiamo educazione finanziaria, dobbiamo pretendere che il nostro capitale sia salvaguardato, avere una pianificazione, darci un tempo.

Non guardiamo solo al rendimento, ma impostiamo il lavoro perché il rendimento arrivi.

Il risparmio va salvaguardato perché è basilare per lo sviluppo sociale e civile del nostro paese: non ce lo facciamo portar via, pretendiamo di capire, non lasciamo tutto al caso fidandoci!

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