Recessione: istruzioni per l’uso.
La Germania è entrata ufficialmente in recessione tecnica.
A dircelo sono stati i dati pubblicati la scorsa settimana.
Ma cosa vuol dire questo?
Perché è successo?
Cos’è la recessione
Ufficialmente si parla di recessione quando il Pil (Prodotto Interno Lordo) di un paese riporta variazioni negative per due trimestri consecutivi.
E vediamo appunto i dati ufficiali:
l’ultima rilevazione del Pil tedesco presenta un calo dell’ultimo trimestre di -0,23% che fa seguito a un altro trimestre con dato negativo (-0,5%).
Questi due dati negativi e consecutivi sanciscono dunque la recessione tecnica.
Cosa fare?
Ed ecco allora la domanda:
Adesso che fare, come ci muoviamo?
E cosa accadrà per gli investimenti e per le speculazioni, quando l’economia tedesca è sempre stata considerata la locomotiva dell’economia europea?
A questo proposito ci sono dei dati che aiutano ad orientarci.
I dati che ci aiutano
Il primo riguarda la disoccupazione.
Negli ultimi 25 anni c’è stato un drastico calo della disoccupazione, dovuto alla sostenuta crescita economica avvenuta dopo la caduta del muro di Berlino.
È vero che ora assistiamo a un nuovo un aumento della disoccupazione, soprattutto relativamente agli ultimi due trimestri, ma il dato non è così preoccupante e anche se questo potrebbe essere l’inizio di un periodo difficile, non dobbiamo pensare in negativo perché il pessimismo non va sempre d’accordo con i mercati finanziari.
Nei dati pubblicati oggi non c’è mai una correlazione importante; quindi, è inutile crearci confusione in mente.
Un’altro dato importante per misurare la febbre al malato è il tasso di insolvenza delle aziende.
Il 12 maggio scorso è stato pubblicato un resoconto dove si registra un innalzamento delle insolvenze.
Questo in effetti fa destare un po’ di preoccupazione.
Ci vuole calma
Ma, quando si parla di scenari così negativi – di recessione, crollo economico, crollo dei mercati – noi non possiamo quantificare e qualificare.
Quanto potrà durare questo scenario?
Non bisogna farci prendere dal panico e dalle emozioni quando pensiamo a come reagiranno le aziende all’ambiente macro-economico, alla politica dei tassi, ecc ecc…
Andiamo con calma, un passo alla volta davanti all’altro!
Dunque, che cosa possiamo fare noi oggi, cosa puoi fare TU in questo momento?
Analizzare e Ripianificare i portafogli
Pensare a come adattare i portafogli a questi eventi.
Come?
Semplicemente con un’analisi e una diagnosi del tuo portafoglio attuale, valutando le scelte che hai fatto in passato in base agli obiettivi che hai dichiarato e modificando e ribilanciando il tuo portafoglio laddove necessario.
Negli ultimi giorni ho già ricevuto diversi clienti che mi hanno intrattenuto sui temi discussi in questo articolo e dopo aver chiarito la situazione, SENZA panico abbiamo trovato insieme una soluzione!
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